Una ricerca Epson evidenzia la crescente consapevolezza di docenti e ragazzi per l’importanza dell’utilizzo di tecnologia a scuola, ma in molti istituti mancano le forniture
Portare la tecnologia a scuola per rendere la formazione ancora più efficace. È la richiesta che arriva dagli insegnanti e gli studenti di tutta Italia, che hanno partecipato a una ricerca internazionale commissionata da Epson. “Gli insegnanti – sottolinea Carla Conca, Business Manager Videoprojector di Epson Italia – hanno una crescente consapevolezza di quanto sia importante la tecnologia nelle scuole, perché permette di essere più efficaci nella didattica grazie all’uso del linguaggio al quale i ragazzi sono abituati e a un maggiore coinvolgimento anche in termini di interattività. E non solo i videoproiettori sono un valido supporto, ma anche la stampa può rivelarsi tale per i più piccoli. Oggi studenti e insegnanti possono beneficiare dei vantaggi che la tecnologia mette a disposizione, a tutto vantaggio delle modalità di apprendimento”.
L’indagine mostra che nelle scuole si fa sempre più sentire l’esigenza di una migliore fornitura tecnologica: il 77% degli intervistati italiani (73% media della ricerca) afferma che gli studenti si aspettano un uso più elevato degli strumenti rispetto al passato e il 69% (contro il 71%) sta cercando modalità più efficaci per collaborare con gli studenti e coinvolgerli maggiormente. Tuttavia, il miglioramento delle soluzioni ha un costo e il 47% degli italiani (contro una media del 52%) afferma che una delle principali sfide è ottenere finanziamenti per la tecnologia necessaria, mentre il 50% (64% in media) afferma che la mancanza di finanziamenti limita la possibilità di aumentare il livello di coinvolgimento e di apprendimento degli studenti.
Tra coloro che hanno la possibilità di investire, il 57% (allineato alla media del 58%) afferma che agli insegnanti non viene data una formazione sufficiente su come utilizzare in modo efficace la tecnologia che viene fornita, mentre il 38% (molto diverso dal 60% della media) è preoccupato dal fatto che non si analizzi in maniera sufficiente il modo in cui la tecnologia migliorerà la formazione prima dell’acquisto, portando probabilmente a scelte di investimento errate.
Molti degli intervistati ritengono che i prodotti stiano cambiando per adattarsi a nuovi metodi di insegnamento, in particolare: il 76%in Italia (media 70%) dichiara di fare un maggiore affidamento sui videoproiettori, il 41% (media 63%) afferma di concentrarsi su un maggiore uso della digitalizzazione e degli strumenti digitali e il 39% (media 58%) focalizza l’attenzione su una rapida trasformazione digitale.
Il 77% (media 70%) afferma che con il cambiamento nella formazione ibrida, l’uso della tecnologia digitale aumenterà notevolmente: secondo il 49% degli intervistati in Italia (media 65%) un elemento chiave per il successo della gestione di un ambiente di insegnamento ibrido è l’accesso agli strumenti corretti. Tuttavia, il 64% (dato in linea con la media) afferma che la mancanza di finanziamenti limita la possibilità di aumentare il coinvolgimento e il livello di apprendimento degli studenti.
E, sebbene il denaro sia disponibile, il 36% (media 57%) non è a conoscenza o non ha sfruttato le borse di studio o i finanziamenti per migliorare la digitalizzazione e l’istruzione.
Infine, secondo il 75% degli intervistati (media 70%), una tecnologia di scarsa qualità può ostacolare l’organizzazione della classe e lo svolgimento delle lezioni.
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