Torna il progetto di formazione gratuita per la diffusione delle discipline STEM per le giovani italiane tra i 7 e i 15 anni: 32 i corsi, dalla programmazione dei videogiochi allo sviluppo delle app, dalla digital security alla creazione di contenuti digitali, fino alla realizzazione di un talk show digital
Corsi di formazione gratuita nelle discipline STEM per combattere il gender gap. Non solo. Al via anche una campagna che racconta la storia di cinque donne, che mostrano come sia possibile ribaltare i pregiudizi di genere. Sono le iniziative della catena di elettronica di consumo, MediaWorld, che ha rinnovato il proprio impegno per a GirlsTech, iniziativa per la promozione della parità di genere attraverso eventi e attività didattiche, realizzata da SYX, associazione non profit per la diffusione delle nuove tecnologie informatiche.
Torna quindi nel 2022 il progetto di formazione gratuita che riunisce le giovani donne in quattro gruppi, con diverse fasce di età: dai 7 ai 15 anni. Si tratta di 32 corsi, 8 per ciascuna fascia d’età, della durata complessiva di oltre quattro mesi. Ogni percorso formativo segue una struttura comune, attraverso l’insegnamento di quattro materie principali: il coding, la programmazione, lo sviluppo di APP e il gaming.
Inoltre per ognuna di queste materie, la formazione viene svolta su due diversi livelli di complessità: prima base e poi avanzato. È possibile avere informazioni su come iscriversi ai corsi attraverso la pagina del sito mediaworld.it/tech-is-woman
I nuovi corsi per il 2022 sono ispirati all’idea di “nuotare nell’oceano digitale” e di fornire un quadro di competenze raccomandato dall’UE (DigComp 2.0). I corsi, erogati da GirlsTech e tenuti da professionisti, tratteranno alcuni degli argomenti più attuali: dalla programmazione dei videogiochi allo sviluppo delle app, dalla digital security alla creazione di contenuti digitali, fino alla realizzazione di un talk show digital.
Anche per il 2022 l’obiettivo è fornire strumenti idonei per perseguire percorsi digitali e tecnologici, e sostenere concretamente, attraverso la formazione, i talenti femminili.
Al progetto formativo MediaWorld affianca una campagna celebrativa finalizzata all’abbattimento dei pregiudizi attraverso il racconto di cinque storie di donne che sono riuscite a emergere e distinguersi in campi solitamente attribuiti agli uomini. Cinque esperienze che vogliono essere d’esempio per le future generazioni.
La campagna, ideata dal Gruppo Armando Testa e sviluppata sui canali digital, inviterà gli italiani a scoprire il contributo di queste donne tramite una landing page dedicata e numerose attività social. Inoltre, l’iconica M rossa di MediaWorld si ribalterà, proprio come i pregiudizi, diventando la W di “woman”, simbolo e promemoria della possibilità di far crollare gli stereotipi di genere. Di seguito, i profili delle cinque donne selezionate da Mediaworld:
Chiara, 35 anni, ha creato una start up che porta il cibo italiano e la cucina di qualità nelle case di tutto il mondo. Con un diploma in perito informatico e una laurea in ingegneria, ora è Founder e Ceo di MyCookingBox, la start up che offre le istruzioni e le materie prime di qualità per realizzare piatti italiani anche all’estero.
Margherita, 35 anni, è ossessionata dalla fisica per scoprire come imitare la natura attraverso la tecnologia. Laurea al politecnico di Milano in Ingegneria Fisica, dottorato di Ricerca in Fisica, postdoctoral Research Fellow al Dipartimento di Chimica della Princeton University. Ha vinto diversi premi e continua il suo lavoro di ricerca e mamma.
Giulia, 22 anni, punta ancora più in alto: allo spazio e a diventare astronauta. Astro Giulia per i suoi follower è una delle under 30 “Visionarie” dei Visionary Days. Studentessa di ingegneria aerospaziale, scrittrice con un futuro da astronauta, Giulia è anche l’assistente del coordinatore nazionale per la World Space Week, l’evento che si tiene ogni anno nel mese di ottobre per celebrare la scienza e le discipline Stem.
Paola, 43 anni, ha creato una start up con cui prevenire gli effetti meteorologici del cambiamento climatico.
Ingegnere per l’ambiente e per il territorio, ha un dottorato di ricerca in Ingegneria Idraulica al Politecnico di Torino, dove ha svolto attività di didattica e ricerca post-doc nei campi dell’idrologia, della moderazione ambientale e della statistica. Una passione che diventa professione. È co-fondatrice e Ceo di WaterView, una soluzione software che usa strumenti di visione per rappresentare fenomeni atmosferici.
Greta, 19 anni, preferiva giocare con i mattoncini e li ha fatti diventare un robot
Il suo primo robot costruito tutto da sola risale alle scuole medie. A 16 anni costruisce e assembla Cyborg3 la sua mano cibernetica realizzata con Arduino che unisce la sua passione per la meccanica e la robotica ed è utile alle persone con disabilità. Oggi è una studentessa di informatica e una tech influencer sui social dove è conosciuta come “la ragazza dei robot” ma anche una coach maker che condivide la sua passione per le Stem con il tono di voce della Generazione Zeta.