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Internazionale Kids: al festival si parla del rapporto bambini-tecnologia

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Qual è il modo migliore di parlare e formare i ragazzi alla tecnologia? Perché, se è giusto parlare di “nativi digitali”, resta ancora la famiglia il luogo in cui più giovani devono imparare a usare (e non subire) i dispositivi tecnologici. A Internazionale Kids, il primo festival di giornalismo per bambini e bambine a Reggio Emilia dal 12 al 14 maggio, ne parlerà Giulia Dall’Aglio, digital family coach e fondatrice di Tecnologia familiare, start up per l’educazione (condivisa) agli apparati tecnologici. Dall’Aglio ha brevettato un corso per aiutare genitori e figli a trovare un punto di incontro sull’uso quotidiano della tecnologia e ne parlerà al festival domenica 14 maggio alle ore 15 nello spazio dei Chiostri.

Come educare alla tecnologia? L’appuntamento a Internazionale Kids

Avvicinare i nostri figli a un corretto uso dei dispositivi elettronici è un tema tutt’altro che secondario se pensiamo che la tecnologia e l’uso che ne facciamo è in grado di condizionare la percezione del mondo, la nostra capacità di attenzione e concentrazione, fino all’idea che abbiamo di noi stessi.

“Non ho mai visto un adulto aver coscienza di quanto usa il cellulare durante il giorno”, racconta Dall’Aglio. “Spesso è almeno il doppio rispetto a quello che si immagina”. Per arrivare alla stesura di un Piano familiare tecnologico di regole condivise con tutta la famiglia e valide per tutti i membri, “anche qui l’esempio è la chiave di volta”, commenta l’esperta.

Le regole da seguire

Ma quali sono le regole universali che possono aiutare le famiglie alle prese con la gestione della tecnologia? “Innanzitutto”, aggiunge Dall’Aglio “è bene ricordare che ogni famiglia ha le proprie regole fondate sui propri valori e obiettivi educativi, la cosa importante è che tutti i componenti della famiglia rispettino le regole. Le eccezioni? Si decidono insieme!”. E conclude l’esperta: “Una buona idea valida sempre è usare i dispositivi digitali solo negli spazi comuni, niente cellulari nelle camere da letto e in bagno”.

 

 

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