Si chiude il progetto Solve for Tomorrow, che ha coinvolto 12 mila studenti del nostro Paese con l’obiettivo di sviluppare le competenze digitali e crescere come cittadini digitali responsabili. Ecco com’è andata
Sette scuole premiate e 12 mila studenti coinvolti. Sono questi i numeri conclusivi di Solve for Tomorrow, progetto sviluppato da Samsung Electronics Italia con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti a un uso sicuro delle piattaforme digitali e delle nuove tecnologie. Avviata lo scorso ottobre e conclusasi da pochi giorni con l’annuncio delle scuole vincitrici, Solve for Tomorrow è parte del protocollo d’intesa siglato tra Samsung e il Ministero dell’Istruzione per sostener la diffusione di competenze digitali in Italia.
“Il digitale ha assunto una rilevanza sempre maggiore nelle nostre vite”, ha commentato Anastasia Buda, Corporate Citizenship & Internal Communication Manager di Samsung. “Ecco perché la sua conoscenza deve essere sempre più approfondita soprattutto tra i giovani, di tutte le età. Il digitale deve essere uno strumento che i nostri ragazzi possano sfruttare per cogliere nuove opportunità e farsi promotori di un cambiamento positivo nel mondo. Con Solve for Tomorrow abbiamo messo a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza per aiutare i docenti delle scuole italiane a promuovere una cultura digitale, insegnando ai ragazzi come utilizzare i nuovi strumenti con consapevolezza”.
Negli ultimi mesi, studenti e docenti delle scuole aderenti hanno avuto accesso gratuito a contenuti educativi sulla cittadinanza digitale. I corsi, diversificati per età, hanno dato l’opportunità a studentesse e studenti di acquisire senso critico e crescere responsabili, nel rispetto delle norme comportamentali all’interno dell’ecosistema digitale. Si è lavorato molto anche sulla valutazione delle molteplici informazioni proposte dalla Rete. Dopo una prima parte teorica, le classi hanno sviluppato un progetto sull’educazione civica digitale, mettendo così in pratica quanto appreso, e acquisendo allo stesso tempo principi e norme che regolano la realtà digitale.
I progetti di educazione civica digitale, suddivisi per ordine di scuola, sono stati poi valutati dalla giuria del progetto. Gli istituti vincitori si sono aggiudicati dispositivi Samsung per i membri dei team partecipanti. Ecco, in dettaglio, i progetti delle scuole che si sono aggiudicate i premi.
Nello specifico, per quanto riguarda le scuole primarie, i docenti hanno potuto utilizzare contenuti semplificati per insegnare agli studenti più giovani le prime nozioni sul digitale. Bambini e docenti si sono cimentati nella parte teorica nella lettura di Ettore e il Labirinto del Vegotauro, volume scritto da Francesca Petrucci e illustrato da Sara Franci, ispirato al mito greco del Minotauro e realizzato da Samsung in collaborazione con Pacini Editore. I protagonisti del racconto sono guide che aiutano i bambini a districarsi nel labirinto della cittadinanza digitale. Nella seconda fase del progetto, gli studenti hanno elaborato una proposta creativa per completare le esperienze del protagonista della storia, inventando nuovi sviluppi della narrazione o suggerendo altri temi di approfondimento, sempre nell’ambito della cittadinanza digitale.
Sono in Puglia e Sicilia, invece, le scuole classificate che si sono aggiudicate il premio finale nella categoria dedicata alle scuole secondarie di primo grado. Le tre classi, dopo la prima fase teorica, hanno sviluppato un progetto concreto volto a diffondere una conoscenza più approfondita degli strumenti digitali, con i loro rischi e le loro potenzialità, promuovendone quindi un utilizzo più consapevole.
Dopo una prima parte teorica, le classi delle scuole secondarie superiori hanno sviluppato un progetto sull’educazione civica digitale. Focus dell’esercizio progettuale, il benessere mentale della GenZ, con l’obiettivo di mettere in luce il disagio e le difficoltà delle nuove generazioni nel contesto attuale e di proporre idee concrete per affrontare questo tipo di sfide. Per poter sviluppare questa progettualità, le classi hanno seguito un ciclo di tre lezioni di Comunicazione Multimediale tenute da Matteo Di Palma, docente presso l’Università Cattolica del sacro Cuore e speaker radiofonico di Radio Italiaper fare leva su tutti gli strumenti e i linguaggi per una comunicazione di impatto.