Presentato il progetto di Plasmon e Fondazione per la Natalità. Su Adamo prenderà vita un dialogo digitale aperto a istituzioni e privati per promuovere soluzioni a favore della genitorialità
Si chiama Adamo ed è il progetto ideato da Plasmon e Fondazione per la Natalità che ha l’obiettivo di costruire una piattaforma digitale aperta, un luogo su Internet capace di connettere i rappresentanti della sfera pubblica e di quella privata, per agire concretamente e provare a invertire il trend negativo della natalità con strumenti a supporto della genitorialità.
In Italia, infatti, nel 2021 i nuovi nati sono scesi a 400.249, un calo del 25% rispetto al dato registrato solo dieci anni prima. Ecco perché il piano Adamo prevede di raccogliere proposte concrete dal mondo delle aziende, metterle a fattor comune in occasione della prossima edizione degli Stati Generali della Natalità in programma a maggio e condividerle, in seguito, con le istituzioni, attraverso la costruzione di una proposta di legge.
Il progetto nasce, dunque, dall’analisi della situazione attuale e delle possibili ripercussioni future attraverso Adamo, cortometraggio provocatorio che proietta lo spettatore nel 2050, in un Paese in cui si percepisce che nel prossimo futuro la scelta di avere un figlio rischia di diventare ancor più complicata, quasi unica. Difficoltà che nel video viene raccontata attraverso la storia delle persone che sono toccate dalla vita del protagonista: i genitori, l’ostetrica, la maestra e tante altre figure che gli ruotano intorno.
“Per aiutare il Paese e invertire il trend della denatalità è fondamentale unire tutte le forze e fare in modo che aziende e istituzioni lavorino insieme”, ha commentato Konstantinos Delialis, Managing Director Italia di Plasmon. “Per questo motivo, abbiamo deciso di lanciare il progetto Adamo, per riuscire a mettere intorno allo stesso tavolo chi ha la possibilità di fare qualcosa di importante per il Paese. Come Plasmon, ci siamo impegnati da tempo a voler fare qualcosa di concreto per crescere insieme il futuro dell’Italia e oggi vogliamo fare un passo in avanti verso una genitorialità valorizzata in azienda e supportata sia a livello organizzativo sia economico, con l’obiettivo di poter garantire a tutti, qualora lo desiderino, la possibilità di diventare genitori”.